25 Barzellette sul colloquio di lavoro
L'impiegato: Qual è la sua virtù?Disoccupato:Sono entusiata e ottimista.
L'impiegato: Può farmi un esempio?
Disocuppato: Certo! Quando comicio a lavorare?
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Alla fine di un colloquio, il capo del personale chiede ad un nuovo ingegnere appena uscito dal Politecnico: Che salario di ingresso si aspetta?
L’ingegnere: Sui 125000 euro all’anno, in base al pacchetto dei benefits.
Il capo del personale: Bene, che ne direbbe di un pacchetto di 6 mesi di vacanze pagate, totale copertura sanitaria e dentistica, fondo pensione del 40% dello stipendio, ed una macchina aziendale ogni due anni tipo Ferrari testa Rossa?
L’ingegnere salta su: “Ma scherza?”
Il capo del personale: “Ovviamente, ma ha iniziato lei”.
che si mangiò il diplomato,
che bruciò il laureato,
che superò il merito,
che in 3 secondi il lavoro trovò.
>
-Qualcosa altro che voglia aggiungere al suo curriculum?
-Sono stato in carcere.
-Perchè?
-Ho ucciso l' ultima persona che mi ha detto la
-Assunto.
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Vivo la mia vita aspettando qualcosa che non
arriverà mai.
-Parli dell'amore?
-No,della pensione.
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Se vai al lavoro canticchiando ci sono 3 ipotesi:
-Sei miliardario
-Ti droghi
-Sei un ginecologo
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2. Età : 30 ma ne dimostro di più
3. Posizione desiderata: Orizzontale, e il più spesso possibile.
Seriamente: faccio qualsiasi genere di lavoro.
Se potessi permettermi di dettare condizioni, ora non sarei qui.
4. Aspettative di retribuzione: 55 milioni ITL lordi all’anno, più tredicesima, quattordicesima e incentivi extra.
Se proprio non è possibile, fatemi voi una proposta, sono disponibile a trattare.
5. Formazione: si
6. Ultima occupazione: Bersaglio preferito di un caporeparto sadico.
7. Ultimo stipendio: Al di sotto del mio livello effettivo.
8. Successi tangibili (nell’ambito di questa occupazione): un’incredibile collezione di penne biro rubate, attualmente ammirabile nel mio appartamento.
9. Motivi per cui ha lasciato l’occupazione: Vedi domanda nr. 6.
10. Disponibilità a partire da: Fate voi.
12. Ha delle capacità particolari? Naturalmente, ma apprezzabili in un ambiente un po’ più intimo di un ristorante fast-food.
13. Possiamo contattare il suo attuale datore di lavoro? Se ne avessi uno, non sarei qui.
14. La sua costituzione fisica le impedisce di sollevare pesi superiori ai 20 kg? Dipende. 20 kg di cosa?
15. Ha mai vinto un concorso o ottenuto un riconoscimento?
Un riconoscimento proprio no, ma ho già fatto un paio di volte terno al lotto.
16. Fuma? Solo dopo il sesso.
17. Cosa vorrebbe fare tra 5 anni? Vivere alle Bahamas con un supermodello, straricco.
Ad essere sinceri, vorrei farlo già da subito, se poteste spiegarmi come riuscirci.
19. Può confermarci che i dati sopra riportati sono completi e veritieri? No, ma vi sfido a dimostrare il contrario.
20. Qual è la ragione principale che la spinge a candidarsi presso di noi? Per questa ho due versioni:
1. L’amore per i miei simili, una profonda compassione e la possibilità di aiutare altri a placare la propria fame.
OPPURE:
2. Dei debiti terrificanti.
Per uccidere un uomo,non serve togliergli la vita,
basta togliergli il lavoro.
Se lavorare non è più un diritto,
pagare le tasse non è più un dovere.
animali

Barzellette sul capo
e in ritardo se tu ci sei presto.
quando se ne vanno, arriva il bel tempo.
DIFFERENZE TRA TE E IL CAPO:
Quando il tuo capo ci mette molto tempo, e’ accurato.
Quando non fai un compito, sei pigro e svolgiato.
Quando il tuo capo non lo fa, e’ troppo occupato.
Quando fai un errore, sei un idiota.
Quando il tuo capo fa un errore, anche lui e’ umano.
Quando fai qualcosa senza che ti venga detto, e’ presunzione.
Quando il tuo capo fa la stessa cosa, e’ iniziativa.
Quando ti impunti, e’ testardaggine.
Quando lo fa il tuo capo, e’ fermezza.
Quando non osservi una regola di etichetta, sei maleducato.
Quando lo fa il tuo capo, e’ un tipo originale.
Quando dai ragione al tuo capo, sei un leccaculo.
Quando il tuo capo da ragione al proprio capo, e’ collaborativo.
Quando sei fuori ufficio, sei andato a spasso.
Quando il tuo capo e’ fuori ufficio, e’ per affari.
Quando il tuo capo prende un giorno di malattia, deve stare veramente male.
Quando prendi un giorno di permesso, sei andato a fare un colloquio.
Quando il tuo capo manca per un giorno, e’ perche’ lavora troppo.

CHE TIPO DI STIPENDIO HAI?
Stipendio cipolla: lo vedi, lo prendi e piangiStipendio canaglia: non ti da una mano, solo ti fa soffrire, però non puoi vivere senza di lui
Stipendio preservativo: ti fa passare la voglia
Stipendio impotente: quando ti serve, ti delude.
Stipendio dieta: con lui mangi sempre di meno
Stipendio ateo: e' meglio non credere..
Stipendio precoce: quando arriva e' gia' finito
Stipendio umore nero: ridi per non piangere
Stipendio mestruazione: arriva una volta al mese e dura pochi giorni.



1 mayo
Stasera presto al letto che domani si torna alla disoccupazione.

Il Cervello disse: "Il capo devo essere io, perché controllo tutte le funzioni del corpo"
I Piedi dissero: "Noi, dobbiamo fare i capi: portiamo il Cervello dovunque voglia andare"
Le Mani dissero: "Noi, dobbiamo fare i capi, perché facciamo tutto il lavoro e portiamo i soldi a casa"
E così via: il Cuore, i Polmoni, gli Occhi, ecc.
Ad un certo punto si alzo il Buco del Culo e disse: "Solo io posso fare il capo"
Tutti si misero a ridere dicendogli di non spaccare troppo i coglioni
Allora il Buco del Culo si mise in sciopero e smise di fare lo stronzo.
Ben presto gli Occhi divennero strabici, alle Mani vennero i crampi, i Piedi inciampavano, il Cuore fibrillava, i Polmoni ansimavano ed il Cervello era febbricitante.
Alla fine si arresero e votarono la mozione: il capo è il Buco del Culo.
Le varie parti si accollarono tutto il lavoro ed il Buco del Culo riprese a fare lo stronzo.
Non c'è bisogno di un genio per fare il capo, basta trovare uno che sia capace di fare lo stronzo.
Le differenze tra ufficio e galera:
UFFICIO= trascorri la maggior parte del tempo in una postazione di 2x2 metri.
UFFICIO= qui vengono chiamati "manager"

GALERA= per buona condotta ricevi giorni liberi
UFFICIO= per buona condotta ti ricompensano con più lavoro
GALERA= il sorvegliante apre e chiude tutte le porte per te
UFFICIO = devi portare un tesserino e aprire e chiudere tutte le porte da solo.
GALERA= puoi guardare la televisione e fare giochini
UFFICIO= se guardi la tv e fai giochini ti licenziano in tronco.
GALERA= hai il tuo gabinetto personale
UFFICIO= devi condividere il gabinetto con altri.
UFFICIO= con la famiglia e gli amici non ci puoi nemmeno parlare
GALERA= tutto è pagato coi soldi dei contribuenti e per questo non devi nemmeno lavorare
GALERA= vivi sempre nello stesso posto senza perdere tempo in spostamenti
UFFICIO= auto, moto, bus, treno, ecc.ecc. 2 ore di viaggio infernali
GALERA= condanna massima : 30 anni
La differenza è veramente minima!
Prima di mostrare la tua bolletta di luce o gas a qualcuno, chiedi prima quali offerte può proporti.
In questo modo potrai confrontarle e scegliere quella più vantaggiosa per te.
Altrimenti, se quella persona sa già quanto stai pagando, potrebbe proporti l’offerta che conviene più a lei che a te.
I codici che servono per cambiare compagnia di luce e gas sono:
POD: IT......(luce)
PDR: ...... (Gas)
L’assicurazione NON è obbligatoria!
Oggi, recarsi negli uffici delle compagnie di luce e gas per comprare può essere persino più rischioso che comprare dai venditori porta a porta: molti cercano infatti di farti sottoscrivere assicurazioni non richieste.
In alcuni casi, queste polizze vengono attivate a tua insaputa, senza spiegazioni.
Un consiglio importante: NON dare il tuo cellulare alla ragazza che ti sta facendo il contratto in ufficio.
Gestisci tu stesso le accettazioni delle email dal tuo cellulare.
E chiedi sempre con precisione cosa stai firmando o approvando.
DEVI SEMPRE CONTROLLARE LE TUE BOLLETTE DI LUCE E GAS ,NON FIDARTI MAI:
Anche se hai firmato un contratto con una buona offerta, non è garantito al 100% che la compagnia lo rispetti.
A me, ad esempio, è successo con enel:
LA PARABOLA DELLE ARANCE
C’era un giovane che aveva l’ambizione di lavorare per un’azienda perché pagava bene ed era molto prestigiosa.
Preparò il curriculum e sostenne diversi colloqui. Alla fine gli fu assegnata una posizione di base.
Allora diresse la sua ambizione al prossimo obiettivo, la posizione di supervisore con cui avrebbe guadagnato più prestigio e una paga migliore.
Portò a termine i compiti assegnati.
A volte arrivava la mattina presto e rimaneva fino a tarda sera, in modo che il capo vedesse che lavorava molto.
Dopo cinque anni si liberò una posizione di supervisore. Ma, con sgomento del giovane, la posizione venne assegnata a un altro impiegato che lavorava nell’azienda da soli sei mesi.
Il giovane era molto arrabbiato e andò dal capo a chiedere spiegazioni.
Il capo, una persona saggia, disse: “Prima che io risponda alle tue domande, puoi farmi un favore?”
“Certo”, rispose il dipendente.
“Puoi andare al negozio a comprare delle arance? Mia moglie ne ha bisogno”.
Il giovane accettò e andò al negozio. Quando tornò, il capo chiese: “Che tipo di arance hai comprato?”
“Non lo so”, rispose il giovane. “Lei ha detto solo di comprare delle arance e queste lo sono. Eccole”.
“Quanto le hai pagate?”, chiese il capo.
“Non lo so per certo” fu la risposta. “Lei mi ha dato $30. Ecco qui lo scontrino e il resto”.
“Grazie”, disse il capo. “Adesso siediti e presta attenzione”.
Il capo chiamò allora l’impiegato che aveva ricevuto la promozione e gli chiese di fare la stessa cosa. Questi accettò subito e andò al negozio.
Quando tornò, il capo chiese: “Che tipo di arance hai comprato?”
“Dunque”, rispose, “al supermercato ce n’erano di molti tipi: navel, valencia, sanguinelle, mandarini e molti altri, e non sapevo quali comprare.
Poi mi sono ricordato che mi aveva detto che le arance servivano a sua moglie, perciò l’ho chiamata. Ha detto che doveva organizzare una festa e che avrebbe fatto del succo d’arancia.
Allora ho chiesto al negoziante quali di queste arance fossero più adatte al succo. Ha detto che le valencia erano piene di succo dolcissimo, così ho comprato quelle.
Le ho lasciate a casa sua tornando in ufficio.
Sua moglie è stata molto contenta”.
“Quanto le hai pagate?”, chiese il capo.
“Beh, questo è stato un altro problema.
Non sapevo quante comprarne, allora ho chiamato di nuovo sua moglie e le ho chiesto quante persone aveva invitato. Ha detto 20.
Ho chiesto al negoziante quante arance servivano per fare del succo per 20 persone e ce ne volevano molte.
Allora gli ho chiesto se mi poteva fare uno sconto su una grande quantità e così ha fatto! Queste arance costano solitamente 75 centesimi l’una, ma io le ho pagate solo 50. Ecco il resto e lo scontrino”.
Il capo sorrise e disse: “Grazie, puoi andare”.
Il suo sguardo si posò sul giovane che aveva assistito alla scena. Questi si alzò, scosse le spalle e disse: “Capisco ciò che intende” e uscì deluso dall’ufficio.
Quale differenza c’era tra questi due giovani?
A entrambi era stato chiesto di comprare arance, e l’avevano fatto. Potreste dire che uno aveva fatto l’altro miglio, o che era stato più efficiente, o che aveva prestato maggiore attenzione al dettaglio.
Ma la differenza più importante ha a che fare con l’intento reale e con l’agire oltre gli automatismi. Il primo giovane era motivato dal denaro, dalla posizione e dal prestigio.
Il secondo era spinto dal profondo desiderio di accontentare il suo datore di lavoro e dall’impegno interiore di essere il miglior impiegato possibile.
E il risultato fu ovvio.

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